Per le sue proprietà organolettiche consumare miele, in modo regolare porta al nostro organismo una grande quantità di benefici, anche tutti i giorni come dolcificante della nostra colazione, come ingrediente di dolci e biscotti, o semplicemente spalmato su una fetta biscottata.

Contiene ferro, ottimo per gli anemici, fosforo, calcio e magnesio, perossido di idrogeno, fruttosio e glucosio, è disintossicante, il glucosio è utile per lo sviluppo delle cellule e la produzione dei globuli rossi. Contiene inoltre numerose vitamine del gruppo A e del gruppo B, agisce come antibiotico naturale, ha proprietà antibatteriche, previene le malattie infettive.

Per fare i dolci è molto importante, in quanto in alcune preparazioni sostituisce lo zucchero, per la loro preparazione va preferito dal sapore poco marcato come quello millefiori o quello di acacia. E’ ottimale il suo utilizzo negli impasti a lunga lievitazione in quanto funge da nutrimento per i lieviti.

Bisogna però ricordare che quando viene scaldato a più di 42°C perde molte delle sue proprietà organolettiche. Questo dolcificante va conservato in barattoli di vetro e in luoghi asciutti.

Tutti sapranno che è un dolcificante naturale e che possiede delle proprietà in grado di sconfiggere i classici malanni di stagione come mal di gola, influenza e influenza intestinale. Due cucchiaini assunti un paio di volte al giorno con l’aggiunta di un pizzico di pepe sono la soluzione migliore contro l’influenza.

Miele Italiano

In Italia ci sono circa 75 mila produttori e il Ministero dell’Agricoltura ne riconosce oltre 50 varietà. Acquistate il miele italiano proveniente e prodotto in piccole aziende del territorio. Leggete quindi attentamente le etichette, in Italia i controlli sono rigidi e intensificati per quanto riguarda la sofisticazione dei prodotti alimentari.

Per legge, quello italiano che va in commercio deve essere prodotto da api al 100%, se con certificazione BIO, ancora meglio e con dicitura territoriale D.O.P. (denominazione di origine protetta). Solo questo tipo di miele garantisce le proprietà sopra descritte e solo con queste qualità si possono avere i benefici per la nostra salute.

Il migliore miele di qualità

Il miele di Acacia

Sicuramente il più conosciuto, molto indicato per combattere le malattie respiratorie e l’influenza.

Il miele di Corbezzolo

Ha un gusto amaro e un sapore alle erbe. E’ tipico della Sardegna e della Toscana. E’ il rimedio ideale per ripulire l’intestino dopo aver avuto la diarrea in quanto ripulisce l’organismo dalle scorie. Adatto anche contro la ritenzione idrica e in presenza di disturbi delle vie urinarie.

Il miele di Castagno

Ricco di minerali, quali manganese, ferro e potassio è un ottimo ricostituente e antiinfiammatorio. Utile anche contro coliche e diarrea.

 Il miele di Mirto

E’ il migliore da utilizzare per distruggere i batteri che causano bronchiti, faringiti e laringiti.

Come sapere se un miele è di qualità

Quello di qualità deve essere realizzato unicamente dalle api e non ci deve essere nessuna aggiunta di zuccheri da parte del uomo. Bisogna sempre sceglierlo certificato biologico o che sia prodotto da un apicoltore di fiducia. Se non potete acquistare un miele italiano, almeno scegliete uno che provenga dalla Nuova Zelanda che si chiama manuka.

Controllate sempre che l’etichetta riporti sempre la denominazione del prodotto, peso netto, nome e ragione sociale del produttore, la sede dell’azienda e ovviamente la data di scadenza.

I pediatri sconsigliano di dare il miele ai bambini di età inferiore ai 12 mesi

I pediatri sconsigliano di dare il miele ai bambini al di sotto dei 12 mesi, in quanto nonostante sia un alimento nutriente con molte proprietà benefiche, è allergizzante, quindi sconsigliato a chi ha familiarità per le allergie. Un’altra accortezza che le mamme devono avere è quella di non intingere il ciucciotto al miele per fare addormentare il bambino, si eviterà cosi di rischiare che i dentini da latte si possono cariare.

Miele nella dieta

Nessuno mette in dubbio che sia un alimento con molte calorie (320 Kcal su 100 g), chi segue una dieta deve limitarne l’uso, però bisogna sapere che avendo un alto contenuto di fruttosio, può essere usato come dolcificante ma con meno calorie dello zucchero.