Crema chantilly: ricetta italiana
La crema Chantilly, anche conosciuta come panna montata dolce, è una preparazione dolce a base di panna e zucchero che viene comunemente utilizzata come guarnizione o ripieno per dolci e dessert. La crema Chantilly, un'emblematica preparazione della pasticceria francese, rappresenta un perfetto connubio tra dolcezza e leggerezza. Il nome "Chantilly" deriva dal Castello di Chantilly, un'elegante residenza situata a nord di Parigi, in Francia. È qui che la crema Chantilly ha trovato origine e popolarità. La ricetta originale venne creata dalla cuoca francese François Vatel, che servì come maître d'hôtel presso il castello durante il regno di Luigi XIV nel XVII secolo. Tuttavia, la crema Chantilly come la conosciamo oggi si è sviluppata successivamente.
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- Crema chantilly
- Tecniche di preparazione tradizionali e moderne
- Ingredienti e varianti regionali
- Utilizzi in pasticceria moderna
- Conservazione e stabilità della crema
- Crema chantilly: storia e origine
- Crema Chantilly: La Magia degli Ingredienti
- Ricetta Crema Chantilly
- Crema Chantilly italiana: ingredienti e preparazione
- Ingredienti per fare la Crema Pasticcera
- Bibliografia
- FAQ: crema chantilly
Crema chantilly
La crema chantilly rappresenta una delle preparazioni più iconiche e versatili della pasticceria internazionale, conquistando il palato di milioni di persone attraverso la sua texture soffice e il sapore delicato. Questa emulsione a base di panna fresca montata e zucchero, spesso arricchita con estratto di vaniglia, ha originate francesi che risalgono al XVII secolo ma ha trovato interpretazioni uniche in ogni tradizione culinaria europea.
Nel panorama gastronomico contemporaneo, la chantilly sta vivendo una rinascita particolare grazie all'evoluzione delle tecniche di preparazione e all'interesse crescente per ingredienti di alta qualità. I dati dell'Associazione Italiana Pasticcieri (AIP) del 2023 mostrano che il 73% delle pasticcerie artigianali italiane utilizza regolarmente preparazioni a base di chantilly, registrando un incremento del 18% rispetto al 2020. Questo trend riflette non solo la versatilità della preparazione, ma anche l'evoluzione del gusto dei consumatori verso dessert più sofisticati e meno elaborati.
Le tendenze future della chantilly si orientano verso l'utilizzo di panne alternative vegetali, con particolare attenzione alle versioni a base di cocco, avena e mandorla, che rappresentano già il 12% del mercato europeo secondo i dati Eurostat 2024. Parallelamente, si assiste all'emergere di varianti innovative che incorporano ingredienti salutistici come collagene marino, prebiotici e dolcificanti naturali alternativi, rispondendo alle crescenti esigenze di consumatori attenti al benessere.
La questione della sostenibilità sta inoltre influenzando significativamente il settore, con un crescente interesse verso panne provenienti da allevamenti sostenibili e certificazioni biologiche. Le statistiche del Ministero delle Politiche Agricole italiano indicano che nel 2024 il consumo di prodotti lattiero-caseari biologici ha raggiunto il 15% del totale nazionale, con un impatto diretto sulle preparazioni di alta pasticceria.
Tecniche di preparazione tradizionali e moderne
La preparazione della crema chantilly richiede una comprensione approfondita dei principi scientifici che governano l'emulsificazione dei grassi lattieri. La tecnica tradizionale prevede l'utilizzo di panna fresca con un contenuto lipidico compreso tra il 35% e il 40%, mantenuta a temperatura di 4-6°C per garantire la stabilità dell'emulsione durante la montatura.
Il processo di montatura manuale con frusta metallica rimane il metodo preferito dai pasticcieri puristi, poiché permette un controllo millimetrico della consistenza finale. La tecnica prevede movimenti circolari costanti, iniziando lentamente per incorporare aria gradualmente, quindi aumentando progressivamente la velocità fino al raggiungimento della texture desiderata. I tempi di lavorazione variano dai 8 ai 15 minuti, a seconda della temperatura ambientale e dell'esperienza dell'operatore.
Le moderne tecniche professionali hanno introdotto l'utilizzo di planetarie refrigerate e sifoni con cartucce di protossido di azoto, che permettono di ottenere risultati costanti in tempi ridotti. Queste metodologie presentano vantaggi significativi:
- Controllo preciso della densità attraverso la regolazione della pressione • Riduzione dei tempi di preparazione da 15 minuti a 2-3 minuti • Maggiore stabilità della mousse nel tempo • Possibilità di aromatizzazioni complesse durante la fase di montatura
L'innovazione tecnologica ha inoltre permesso lo sviluppo di tecniche di montatura sottovuoto, che preservano meglio i sapori delicati e prevengono l'ossidazione degli ingredienti sensibili. Questa metodologia è particolarmente apprezzata nelle preparazioni che includono estratti naturali di frutta o spezie pregiate.
Ingredienti e varianti regionali
La selezione degli ingredienti rappresenta l'elemento fondamentale per ottenere una crema chantilly di eccellenza. La panna fresca deve provenire da latte di alta qualità, possibilmente da allevamenti locali che garantiscano tracciabilità e freschezza. In Italia, le regioni settentrionali vantano tradizioni lattiero-casearie centenarie che producono panne con caratteristiche organolettiche distintive.
Lo zucchero a velo rimane la scelta tradizionale per dolcificare la preparazione, grazie alla sua capacità di sciogliersi rapidamente senza compromettere la struttura dell'emulsione. Tuttavia, le moderne interpretazioni prevedono l'utilizzo di dolcificanti alternativi come il miele di castagno, lo sciroppo d'acero canadese o il panela colombiano, che conferiscono note aromatiche uniche.
Le varianti regionali europee riflettono le diverse tradizioni culinarie locali:
- Chantilly alsaziana: arricchita con kirsch e ciliegie sous vide • Versione svizzera: incorpora cioccolato fondente Valrhona tritato finemente
• Interpretazione tedesca: utilizza panna acida parziale per maggiore acidità • Variante inglesa: include estratto di Earl Grey e scorze di bergamotto
In Italia, ogni regione ha sviluppato personalizzazioni distintive che riflettono il territorio e la stagionalità. La Lombardia privilegia l'aggiunta di mascarpone per aumentare la cremosità, mentre la Toscana incorpora vino santo e cantuccini sbriciolati. La Sicilia ha creato una versione mediterranea con pistacchi di Bronte tritati e acqua di rose, che rappresenta perfettamente la fusione tra tradizione francese e ingredienti del Sud Italia.
Utilizzi in pasticceria moderna
L'applicazione della chantilly nella pasticceria contemporanea ha superato il tradizionale ruolo di semplice accompagnamento per diventare elemento strutturale di preparazioni complesse. I maestri pasticcieri moderni utilizzano questa crema come base per mousse elaborate, inserti cremosi e decorazioni architettoniche che caratterizzano i dessert di alta gamma.
Nelle torte moderne, la crema chantilly trova impiego come strato intermedio tra pan di spagna aromatizzati, creando contrasti texturali che esaltano ogni componente del dolce. La tecnica del "layering" prevede l'alternanza di biscuit, creme e chantilly aromatizzate, permettendo di costruire dessert dalla complessità gustativa straordinaria. Particolarmente apprezzata è la combinazione con:
- Composte di frutta fresca per equilibrare la dolcezza • Ganache al cioccolato per creare contrasti di temperatura • Praline tostate per aggiungere note croccanti • Gelificanti naturali per stabilizzare la struttura in preparazioni elaborate
La pasticceria mignon ha elevato la crema chantilly a protagonista assoluta attraverso l'utilizzo in petit fours e preparazioni monoporzione. Le tecniche di sac à poche permettono decorazioni artistiche che trasformano ogni dolce in un'opera d'arte commestibile. L'evoluzione degli strumenti professionali ha reso possibile la realizzazione di texture impossibili da ottenere manualmente, aprendo nuove frontiere creative.
Nel settore della ristorazione di alta gamma, la chantilly viene utilizzata anche in preparazioni salate, come accompagnamento per tartare di pesce, antipasti raffinati o contorni vegetali. Questa versatilità ha contribuito a ridefinire il ruolo della preparazione, estendendo le sue applicazioni oltre i confini tradizionali della pasticceria.
Conservazione e stabilità della crema
La gestione della conservazione rappresenta uno degli aspetti più critici nella lavorazione professionale della crema chantilly, richiedendo conoscenze approfondite sui processi di deterioramento e sulle tecniche di stabilizzazione. La crema montata presenta naturalmente una shelf life limitata a causa della natura deperibile dei suoi componenti e della struttura emulsionata sensibile alle variazioni termiche.
Le condizioni ottimali di conservazione prevedono il mantenimento a temperature comprese tra 2°C e 4°C, con umidità relativa controllata del 75-80% per prevenire la formazione di condensa superficiale che comprometterebbe la consistenza. In ambito professionale, l'utilizzo di celle frigorifere dedicate con circolazione d'aria forzata garantisce uniformità termica e preserva le caratteristiche organolettiche per un periodo massimo di 48-72 ore.
I fenomeni di destabilizzazione più comuni includono la separazione di fase, la perdita di volume e l'irrancidimento ossidativo dei grassi. Per contrastare questi processi, l'industria alimentare ha sviluppato stabilizzanti naturali che prolungano significativamente la durata:
- Agar-agar in concentrazioni dello 0,2-0,5% per mantenere la struttura • Lecitina di girasole come emulsionante naturale • Acido ascorbico per prevenire l'ossidazione dei grassi • Gelatina alimentare per aumentare la tenuta in temperature elevate
Le tecniche di congelamento rappresentano un'alternativa per la conservazione a lungo termine, sebbene richiedano protocolli specifici per mantenere la qualità post-scongelamento. Il processo prevede il raggiungimento rapido della temperatura di -18°C attraverso abbattitori professionali, seguito da packaging sottovuoto per prevenire la formazione di cristalli di ghiaccio che danneggerebbero la struttura cellulare.
Crema chantilly: storia e origine
L'evoluzione storica della chantilly affonda le radici nella raffinata corte francese del Seicento, dove il celebre chef François Vatel perfezionò la tecnica di montatura della panna nel castello di Chantilly, da cui deriva il nome. Questa preparazione rappresentava allora un lusso esclusivo delle tavole aristocratiche, poiché richiedeva panna freschissima e una maestria tecnica considerevole per ottenere la consistenza perfetta.
Durante il XIX secolo, la diffusione della refrigerazione artificiale democratizzò l'accesso alla chantilly, permettendone l'espansione oltre i confini francesi. In Italia, la preparazione si adattò alle tradizioni regionali: nel Nord si svilupparono versioni più ricche con l'aggiunta di mascarpone, mentre nel Sud prevalse l'uso di ingredienti mediterranei come:
- Acqua di fiori d'arancio per profumare delicatamente la crema • Scorze di limone grattugiate finemente per un tocco agrumato • Miele di acacia come dolcificante alternativo allo zucchero raffinato • Estratti di mandorla amara tipici della tradizione siciliana
L'industrializzazione del XX secolo introdusse le panne UHT e gli stabilizzanti, modificando profondamente le tecniche tradizionali. Tuttavia, il movimento della nouvelle cuisine degli anni '80 riportò l'attenzione verso preparazioni artigianali, valorizzando la qualità della materia prima e la precisione tecnica nella realizzazione.
La sua storia risale al XVIII secolo e ha legami con la cucina francese, la famiglia d'Orléans, che possedeva il Castello di Chantilly, contribuì a diffondere la crema Chantilly in tutta la Francia. Fu grazie al loro patronato che la ricetta venne perfezionata e resa celebre. La crema Chantilly consisteva inizialmente solo di panna montata dolce, ma nel corso del tempo sono stati aggiunti zucchero e vaniglia per migliorarne il sapore e la consistenza.
La crema Chantilly guadagnò rapidamente popolarità e divenne un elemento fondamentale della cucina francese. Veniva utilizzata per guarnire torte, frutta fresca, gelati e altre prelibatezze dolci. Nel corso degli anni, la crema Chantilly ha attraversato varie interpretazioni e varianti regionali, ma la base rimane sempre la panna montata dolce.
Crema Chantilly: La Magia degli Ingredienti
La sua consistenza vellutata e il suo sapore delicato hanno reso questa creazione un pilastro nelle cucine di tutto il mondo. Esploreremo le molteplici sfaccettature di questa prelibatezza e scopriremo perché la crema Chantilly è molto più di una semplice Crema.
Oggi, la crema Chantilly è un elemento comune nella pasticceria e nella preparazione di dolci in tutto il mondo. È apprezzata per la sua consistenza soffice e vellutata e viene spesso aromatizzata con vaniglia o altri estratti per aggiungere ulteriore sapore. La crema Chantilly è diventata un elemento essenziale in molti dessert classici, come torte, bignè, creme, macedonie di frutta e molto altro ancora.
La magia della crema Chantilly risiede negli ingredienti che la compongono. Una base di panna fresca, zucchero a velo e vaniglia si fonde in un connubio perfetto. La panna, con la sua cremosità, crea la consistenza vellutata della crema, mentre lo zucchero a velo e la vaniglia aggiungono un tocco di dolcezza e profondità aromatica. Questi elementi, quando combinati con maestria, danno vita a una crema delicata e irresistibile.
Il Segreto della Preparazione
La preparazione della crema Chantilly richiede maestria e pazienza. La panna deve essere montata con delicatezza fino a raggiungere la giusta consistenza. Un trucco per ottenere la perfetta Chantilly è raffreddare gli utensili e la ciotola prima di iniziare la montatura. Questo permette alla panna di montare più facilmente e di raggiungere la consistenza ideale.
Creatività nei Piatto
Sebbene la crema Chantilly sia spesso associata alla decorazione di dolci, le sue possibilità creative non si fermano qui. Questa crema può essere utilizzata per arricchire frutta fresca, dessert al cucchiaio, bevande calde e molto altro ancora. La sua versatilità la rende una compagna ideale per esprimere la propria creatività in cucina.
François Vatel nel 1671 ideò la ricetta della crema chantilly. In quel periodo la crema si preparava solo con la panna montata fresca, zucchero a velo e vaniglia. La panna montata veniva montata a mano, sul ghiaccio, in una ciotola di rame. Dopo averla montata si aggingevano cento grammi di zucchero a velo per ogni litro di panna e poi si aromatizzava con la vaniglia in bacca.
Ricetta Crema Chantilly

La crema Chantilly, un gioiello della pasticceria, aggiunge un tocco di eleganza e dolcezza a qualsiasi dessert. Con la sua consistenza soffice e il sapore delicato, questa crema è perfetta per arricchire torte, frutta fresca e molto altro. Scopriamo insieme la ricetta per preparare la crema Chantilly in pochi semplici passaggi.
Ingredienti
- 500 ml di panna fresca liquida
- 70 g di zucchero a velo
- 1 baccello di vaniglia (oppure 1 bustina di estratto di vaniglia)
Preparazione: come si fa la crema chantilly
- Versate la panna in una ciotola fredda.
- Unite lo zucchero a velo e i semi del baccello di vaniglia (oppure l'estratto di vaniglia).
- Montate la panna con le fruste elettriche a velocità media, fino a quando non avrà raggiunto una consistenza morbida e spumosa.
- Attenzione a non montare troppo la panna, altrimenti si indurirà.
- La crema chantilly è pronta per essere utilizzata!
Consigli
- Per una crema chantilly perfetta, è importante utilizzare una panna molto fredda.
- Se la panna non si monta, è possibile aggiungere un cucchiaio di acqua fredda.
- La crema chantilly si conserva in frigorifero per un massimo di 2 giorni.
Varianti
- Per una crema chantilly al cioccolato, aggiungete 20 gr di cacao amaro in polvere alla panna montata.
- Per una crema chantilly alla menta, aggiungete 10 gr di menta fresca tritata alla panna montata.
- Per una crema chantilly al caffè, aggiungete 1 cucchiaio di caffè solubile alla panna montata.
Utilizzi
- La crema chantilly è una crema versatile che può essere utilizzata in molti modi diversi.
- Può essere servita come dessert al cucchiaio, oppure utilizzata per farcire torte, pasticcini e cupcakes.
- La crema chantilly è anche un ottimo ingrediente per la preparazione di mousse, semifreddi e gelati.
Crema Chantilly italiana: ingredienti e preparazione

La crema Chantilly all'italiana è una variante della crema Chantilly classica, che prevede l'utilizzo della panna fresca e dello zucchero. La differenza è data dall'aggiunta di latte condensato, che conferisce alla crema una consistenza più densa e cremosa. La crema pasticcera è una crema densa e cremosa a base di latte, uova, zucchero e farina o amido di mais. L'aggiunta di crema pasticcera alla panna montata rende la crema chantilly italiana più densa e corposa, perfetta per farcire torte e pasticcini.
Ingredienti:
- 500 ml di panna fresca liquida
- 70 g di zucchero a velo
- 1 baccello di vaniglia (oppure 1 bustina di estratto di vaniglia)
- 250 g di crema pasticcera
Preparazione
- Preparate la crema pasticcera secondo la ricetta che preferite.
- In una ciotola capiente, versate la panna liquida fresca e lo zucchero a velo.
- Aggiungete i semi del baccello di vaniglia (oppure l'estratto di vaniglia).
- Montate la panna con le fruste elettriche a velocità media, fino a quando non avrà raggiunto una consistenza morbida e spumosa.
- Unite la crema pasticcera alla panna montata, mescolando delicatamente con una spatola.
- La crema chantilly italiana è pronta per essere utilizzata!
Consigli:
- Per una crema chantilly italiana perfetta, è importante utilizzare una panna molto fredda e una crema pasticcera che non sia troppo densa. Vi consiglio di usare per la preparazione panna freschissima di ottima qualità.
- Se la panna non si monta, è possibile aggiungere un cucchiaio di acqua fredda.
- La crema chantilly italiana si conserva in frigorifero per un massimo di 2 giorni.
Varianti:
- Per una crema chantilly italiana al cioccolato, aggiungete 20 g di cacao amaro in polvere alla panna montata.
- Per una crema chantilly italiana alla menta, aggiungete 10 g di menta fresca tritata alla panna montata.
- Per una crema chantilly italiana al caffè, aggiungete 1 cucchiaio di caffè solubile alla panna montata.
Utilizzi:
- La crema chantilly italiana è una crema versatile che può essere utilizzata in molti modi diversi.
- Può essere servita come dessert al cucchiaio, oppure utilizzata per farcire torte, pasticcini e cupcakes.
- La crema chantilly italiana è anche un ottimo ingrediente per la preparazione di mousse, semifreddi e gelati.
Ingredienti per fare la Crema Pasticcera
- 50 gr farina
- 500 ml di latte
- 125 gr zucchero semolato
- 6 tuorli
- 1 baccello di vaniglia
- zucchero a velo q.b.
- 250 ml di panna fresca
Preparazione Crema Pasticcera
- Iniziate facendo bollire il latte. Aggiungete la vaniglia ricavata dalla bacca di vaniglia al latte. Lavorate i tuorli in un altra ciotolina insieme allo zucchero semolato e alla farina setacciata. Mescolate il tutto fino ad ottenere un crema gonfia e spumosa.
- Versate a filo il latte, che nel frattempo avete lasciato intiepidire, filtrandolo con un colino a maglie fitte in modo da trattenere la vaniglia.
- Amalgamate bene e mettete a cuocere con fiamma bassa per circa dieci minuti.
- Lasciate che la crema pasticcera di raffreddi e iniziate a preparare la panna montata. Aggiungete lo zucchero a velo setacciato.
- Riponetela in frigo fino a che la crema pasticcera non si sia raffreddata per bene.
- Con una spatola incorporate un pò alla volta la panna montata alla crema pasticcera delicatamente dal basso verso l’alto e fate attenzione che la panna montata non si smonti.
- Distribuite la crema in coppette e decorate a vostro piacimento.
- Per guarnire potete usare della frutta fresca o secca oppure dei pezzetti di meringa o delle gocce di cioccolato.
La crema chantilly continua a rappresentare una delle preparazioni più affascinanti e tecnicamente sfidanti della pasticceria moderna. La padronanza delle sue tecniche di realizzazione e le infinite possibilità di personalizzazione la rendono un elemento imprescindibile per chiunque desideri esplorare le frontiere della creatività dolciaria. Vi incoraggiamo ad approfondire questo argomento attraverso la pratica costante e lo studio delle tecniche professionali, scoprendo come questa semplice preparazione possa diventare la chiave di volta per creazioni straordinarie.
Bibliografia
- Hermé Pierre - "Ispahan: La pâtisserie de Pierre Hermé" • Felder Christophe - "Pâtisserie: Lezioni passo passo" • Marchant Jo - "The Science of Baking: Understanding the Chemistry Behind Great Desserts" • Suas Michel - "Advanced Bread and Pastry: A Professional Approach" • Bellouet Jean-Michel - "Pâtisserie Professionnelle: Tome 1"
FAQ: crema chantilly
Quale percentuale di grassi deve avere la panna per ottenere una chantilly perfetta?
La panna ideale per la chantilly deve contenere una percentuale di grassi compresa tra il 35% e il 40%. Percentuali inferiori al 30% rendono difficoltosa la montatura e producono una consistenza instabile che tende a smontarsi rapidamente. Al contrario, panne con contenuto lipidico superiore al 42% rischiano di trasformarsi in burro durante la lavorazione, compromettendo la texture soffice caratteristica. La scelta della percentuale ottimale dipende anche dalla temperatura ambientale: in estate è preferibile utilizzare panne al 38-40% per compensare l'effetto destabilizzante del calore, mentre in inverno una panna al 35% può essere sufficiente.
Come si può aromatizzare la chantilly senza comprometterne la stabilità?
L'aromatizzazione della chantilly richiede tecniche specifiche per preservare la struttura emulsionata. Gli estratti liquidi devono essere aggiunti in quantità minime (1-2% del peso totale) e incorporati gradualmente durante le ultime fasi della montatura. Per aromi più intensi, è consigliabile utilizzare paste aromatizzanti concentrate o oli essenziali alimentari diluiti in alcool etilico. Le polveri aromatiche come cacao, matcha o spezie macinate vanno setacciate finemente e incorporate delicatamente a mano per evitare di smontare la crema. Un metodo professionale prevede l'infusione della panna non montata con ingredienti aromatici (vaniglia, agrumi, erbe) per 12-24 ore in frigorifero, seguita da filtrazione prima della montatura.
Perché la chantilly a volte si smonta e come prevenire questo problema?
Il fenomeno dello smontaggio della chantilly è causato dalla rottura dell'emulsione grasso-acqua, spesso dovuta a sovramontatura, temperature eccessive o ingredienti non idonei. La prevenzione richiede il controllo rigoroso della temperatura (panna, utensili e ambiente sotto i 10°C), tempi di montatura adeguati (fermandosi appena raggiunta la consistenza desiderata) e movimenti uniformi durante la lavorazione. L'aggiunta di stabilizzanti naturali come gelatina idratata (1-2 grammi per 500ml di panna) o agar-agar può aumentare significativamente la resistenza. Se la chantilly inizia a smontarsi, è possibile recuperarla aggiungendo gradualmente panna fresca fredda e rimontando delicatamente fino al ripristino della consistenza.
Quali sono le differenze tra chantilly tradizionale e le versioni vegane moderne?
Le versioni vegane della chantilly utilizzano alternative vegetali alla panna animale, principalmente panna di cocco, soia o avena ad alto contenuto lipidico. La panna di cocco rappresenta la scelta più versatile, richiedendo però refrigerazione prolungata per separare la parte grassa dall'acqua di vegetazione. Le panne di soia e avena montano più facilmente ma presentano stabilità inferiore e sapori meno neutri. Le differenze principali includono tempi di montatura più lunghi (15-20 minuti contro 8-10), necessità di stabilizzanti aggiuntivi e shelf life ridotta. Il risultato finale presenta texture leggermente diversa, spesso più densa e meno ariosa, ma ugualmente apprezzabile se preparata con tecnica appropriata e ingredienti di qualità.
In quali preparazioni dolciarie la chantilly è sconsigliata e perché?
La chantilly risulta inadatta in preparazioni che richiedono cottura ad alte temperature, poiché l'emulsione si rompe irreversibilmente oltre i 60°C. È sconsigliata in dolci che devono rimanere a temperatura ambiente per periodi prolungati, come torte per buffet estivi o vetrine non refrigerate. Non è indicata per farciture di preparazioni che assorbono umidità, come millefoglie o pasta sfoglia, poiché l'acqua presente nella crema compromette la croccantezza. Evitare l'utilizzo con ingredienti altamente acidi (succhi di agrumi concentrati) che possono causare precipitazione delle proteine del latte. Infine, è inadatta per decorazioni che richiedono tenuta strutturale prolungata senza refrigerazione, preferendo in questi casi creme al burro o ganache stabilizzate.
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- Categoria: Creme per dolci